Con questo progetto ho voluto affrontare e dare un’espressione alla tematica che si può far risalire al movimento New Age e che tratta di bambini e adulti definiti “indaco”. Ovvero, di persone dotate di particolari caratteristiche che le rendono speciali quali, tra le altre, la sensibilità, l’empatia, la creatività, delle capacità trascendentali come la telepatia, la chiaroveggenza, ecc. Il termine indaco si riferisce al colore dell’aurea di cui queste persone sarebbero dotate. Quelli che dalla medicina convenzionale venivano definiti come bambini con la sindrome da deficit di attenzione e iperattività e, di conseguenza, curati con degli psicofarmaci, ora venivano scagionati dal pensiero New Age, che li riconosceva come persone speciali, prescelte per portare a termine una missione: introdurci in una nuova era che coinvolgeva l’umanità intera.
La prima fotografia ha fatto parte di una esposizione nel 2011 organizzata dall’Associazione Culturale A2 in collaborazione con Cargo20 di Verona, nell’ambito della mostra di arte moderna e contemporanea I MOTI DELL’ANIMA, il ritratto.
© Rachele Gigli