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NATUREIDOLIA

Con questo progetto invito il pubblico in un percorso ludico chiedendogli di avvicinare lo sguardo per osservare particolari come le cortecce solcate e aride, il nero profondo e le atmosfere velate che si contrappongono alle tonalità amniotiche, all’acqua e alle sue forme, per poi allontanarsi dalle fotografie e osservarle da un punto di vista più ampio, indefinito. L’osservatore diventa un fruitore attivo nella costruzione del significato di un mondo simbolico legato alla Natura e viene coinvolto nel processo creativo attraverso il riconoscimento di una sorta di bestiario personale introducendolo in un viaggio imaginifico nella sacralità e nella cosmogonia legate alle manifestazioni della Natura più presenti e familiari sulla Terra, gli alberi. L’artificio usato è quello della pareidolia.

With this project I invite the public on a playful journey asking them to take a closer look and observe details such as the furrowed and arid barks, the deep black and the veiled atmospheres that contrast with the amniotic shades, water and its forms, and then move away and observe the pictures from a broader and indefinite point of view. The observer becomes an active user in the construction of meaning of a Nature-related symbolic world, involved in the creative process through the recognition of a sort of personal bestiary, and introduced in an imaginative journey into the sacredness and cosmogony related to the most common and familiar manifestations of Nature on Earth: trees. The artifice used is the pareidolia.

© Rachele Gigli

MIOPI

La visione miope della società dei consumi, che getta i suoi rifiuti in mezzo alla natura senza preoccuparsi delle conseguenze che questo modo di agire senza pensare insieme al perpetrare di un sistema economico sconsiderato stanno producendo all’ambiente e al nostro habitat. Questa mancanza di visione sul futuro e di prospettiva ci porta all’indifferenza di fronte al degrado ambientale ma anche alle manifestazioni sublimi della natura, allontanandoci da essa e dalla consapevolezza di esserne parte e tassello.

© Rachele Gigli

BOSCO INCANTATO

La percezione di essere parte integrante di un sistema si verifica quando ci si concentra nell’osservazione immersiva in un habitat come il bosco.

Il bosco può rappresentare anche una esternazione della nostra intima coscienza, un immersione nel nostro io profondo, nei pensieri più nascosti della nostra mente. È un fiume di coscienza che ci lega alla nostra natura ingenita, profonda e radicata.