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UNITAS MULTIPLEX

Unitas Multiplex è un photo dummy e un oggetto artistico acquistabile (per info contatto email), in queste foto ne ritrovate un assaggio sotto la mia costellazione di “objets trouvés”.

In questo progetto rivolgo uno sguardo intimista alla vita quotidiana e familiare caratterizzata dalla ricerca di esperienze profonde attraverso il viaggio, non inteso come spostamento in luoghi lontani ed esotici ma come percorso di conoscenza attraverso l’osservazione della superficie delle forme della natura e l’immersione nella sua complessità. Ad ogni viaggio ricerco degli oggetti, prevalentemente elementi naturali, quelli che Le Corbusier definisce oggetti a reazione poetica e che portano in sé particolari significati: frammenti poetici, architetture della forma. Quando posso, li raccolgo e li porto con me, a volte sono forme viventi, altre delle rovine che evocano storie passate. Ne percepisco la forma singularis che ai miei occhi si carica di un ampio potenziale espressivo. Sono dettagli che fanno parte di un tutto in una unitas multiplex, in cui io stessa quando mi relaziono con essi mi riconosco nell’infinità, nella totalità dell’intero.

Libro 30×21, 74 pp., copertina in lino naturale.

© Rachele Gigli

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NATUREIDOLIA

Con questo progetto invito il pubblico in un percorso ludico chiedendogli di avvicinare lo sguardo per osservare particolari come le cortecce solcate e aride, il nero profondo e le atmosfere velate che si contrappongono alle tonalità amniotiche, all’acqua e alle sue forme, per poi allontanarsi dalle fotografie e osservarle da un punto di vista più ampio, indefinito. L’osservatore diventa un fruitore attivo nella costruzione del significato di un mondo simbolico legato alla Natura e viene coinvolto nel processo creativo attraverso il riconoscimento di una sorta di bestiario personale introducendolo in un viaggio imaginifico nella sacralità e nella cosmogonia legate alle manifestazioni della Natura più presenti e familiari sulla Terra, gli alberi. L’artificio usato è quello della pareidolia.

With this project I invite the public on a playful journey asking them to take a closer look and observe details such as the furrowed and arid barks, the deep black and the veiled atmospheres that contrast with the amniotic shades, water and its forms, and then move away and observe the pictures from a broader and indefinite point of view. The observer becomes an active user in the construction of meaning of a Nature-related symbolic world, involved in the creative process through the recognition of a sort of personal bestiary, and introduced in an imaginative journey into the sacredness and cosmogony related to the most common and familiar manifestations of Nature on Earth: trees. The artifice used is the pareidolia.

© Rachele Gigli

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GUIADO POR DEUS

Lo scenario brasiliano odierno è il risultato di una crisi politico-religiosa che ha trovato in questo paese un humus ideale: la disparità economica e la coabitazione di un pluralismo religioso. Da un lato i cattolici e i movimenti indigenisti con le tradizioni e i culti precristiani, e dall’altro il crescente movimento neoprotestante di stampo americano che, in sodalizio con la politica di destra e conservatrice di Bolsonaro filo trumpiana, si fonda sulla teologia della prosperità. “Il protestante sudamericano, da un lato moralmente conservatore e dall’altro sedotto dal Vangelo dell’abbondanza, promessa di ricchezza e salute, non è uno stereotipo ma il prodotto di una domanda di salvezza, che investe anche la salute fisico-affettiva e la prosperità materiale.” (A. Riccardi) Ma la ricerca di una ricchezza facile insieme alla visione conservatrice che imbriglia i diritti, scomodi al potere, si sposano con la visione criminale e portano ad un aumento della violenza, della disuguaglianza, della chiusura verso l’altro, il diverso, finendo per giustificare l’esistenza di uno stato dispotico e autoritario. Un cerchio che non si chiude in Brasile ma che tende a dilatarsi a tutto il mondo.

© Rachele Gigli